8 soluzioni contro la condensa in bagno

Quante volte, dopo una doccia calda, ci troviamo con la nebbia in bagno, la condensa nello specchio e nelle finestre e, di conseguenza, i muri umidi?

Questo fenomeno è dovuto al considerevole aumento dell’umidità relativa per l’effetto dell’acqua calda, la quale condensa nell’aria e, in prossimità delle pareti, dove la temperatura si abbassa, si formano le classiche goccioline.

Questo fenomeno di condensa superficiale, a lungo andare è causa della formazione di muffe nelle pareti e del distaccamento degli intonaci. Vediamo qui di seguito 8 possibili soluzioni per ovviare a questo problema.

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AERARE IL LOCALE

Il vento, si sa, spazza via le nuvole, la foschia, la nebbia e la maggior parte delle volte ci ridona una giornata serena. Trasliamo questo fenomeno nel nostro piccolo, nella nostra abitazione, più precisamente nel nostro bagno dopo una doccia calda. Bene, la maniera più efficace per eliminare l’umidità aleggiante consiste nel mitigare l’ambiente aprendo finestre e porte.

Sicuramente metodo efficace ma con i suoi svantaggi evidenti soprattutto nel periodo invernale.

PRODOTTI ANTIMUFFA

In commercio troviamo una moltitudine di prodotti antimuffa per eliminare le fastidiose e antiestetiche macchie dalle pareti.

Le muffe sono per l’appunto una conseguenza diretta della sovraesposizione all’umidità nelle pareti. Questa è alla base di una serie di problematiche, in diretta correlazione con la nostra salute.

Vuoi saperne di più sulle muffe? Scarica il pdf: 5 cose che non sai seulle muffe in casa

MIGLIORARE I RIVESTIMENTI INTERNI

Di norma le pareti del bagno sono rivestite con piastrelle poiché, grazie alla loro ridotta porosità, proteggono la muratura (più porosa) dall’umidità.

Ma, a meno che non si decida di rivestire le pareti fino al soffitto, nella maggior parte dei casi la “fetta” più alta della parete rimane scoperta. Qui è importante valutare con attenzione il materiale di rivestimento poiché è una zona attaccata direttamente dalla condensazione dell’umidità.

Per questo scopo esistono in commercio degli speciali intonaci idrorepellenti e lavabili adatti ai locali molto umidi.

Negli ultimi anni, il cambiamento costante e veloce del gusto nell’arredamento di design ha portato alla riduzione dell’uso delle piastrelle a favore di ambienti più essenziali. Conseguentemente la ricerca ha portato allo sviluppo di questi particolari intonaci che possono essere usati anche come rivestimento interno dei box doccia.

DISPOSITIVI DI AERAZIONE: VENTOLE

In riferimento a quanto detto poco fa, una buona soluzione per aerare il locale bagno consiste nell’installazione di ventole per il ricircolo dell’aria.

Queste possono essere installate direttamente nella muratura oppure nel vetro della finestra, praticando un apposito foro in base al modello prescelto.

Così facendo possiamo aerare l’ambiente favorendo il ricircolo d’aria e la mitigazione dell’umidità.

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OCCHIO ALLA TEMPERATURA

Per spiegare questo punto non possiamo non citare dei tecnicismi che potranno risultare noiosi, ma saremo brevi. Promesso!

Partiamo spiegando cosa si intende per umidità relativa. Con questo termine si intende la quantità, espressa in percentuale, di vapore acqueo contenuto nell’aria. Al 100% avremo raggiunto il livello di saturazione in relazione a quella determinata temperatura. Cosa significa?

Il livello di saturazione varia in base alla temperatura dell’ambiente. A temperatura più alta corrisponde una quantità di vapore maggiore prima della saturazione.

Quando si supera il livello massimo si forma la classica nebbiolina che incontrando oggetti più freddi (pareti, mobili, oggetti vari), condensa formando le goccioline superficiali.

Quindi possiamo dedurre che, aumentando la temperatura di qualche grado sarà più alto il punto di saturazione e di conseguenza l’umidità tarderà a comparire.

Ma possiamo definire delle temperature ideali da tenere durante l’arco della giornata. Il mattino presto e la sera sono i due momenti in cui il bagno è più freddo e il nostro corpo necessita di maggior apporto di calore. Possiamo quindi dedurre che in questi due momenti la temperatura dev’essere di qualche grado superiore alla norma, circa 22°. Durante la giornata possiamo tenere il clima medio di 18/20°.

Leggi anche Perché è importante regolare la temperatura in casa

DEUMIDIFICATORI

Come suggerito dal nome, questo strumento aiuta a “seccare” l’aria, sottraendone l’umidità.

Ne esistono di vari tipi in commercio, elettrici o chimici, ma anche soluzioni fai da te.

Per quanto riguarda quelli di tipo elettrico li consideriamo veri e propri elettrodomestici. Alcune considerazioni da fare di sicuro riguardanti l’estetica e la praticità, poiché non sono decisamente oggetti che possiamo “nascondere”. Consigliamo di sceglierlo in base alle dimensioni e al peso, se poi incorpora anche delle rotelle per facilitare il trasporto, tanto meglio, consideriamo poi la quantità di energia utilizzata, ai fini del risparmio energetico.

I deumidificatori chimici o naturali, trovano per lo più applicazione in piccoli ambienti a causa della loro più bassa efficacia. Sono composti da sali che assorbono l’umidità naturalmente. Cercando in rete troviamo molti metodi fai da te per ricrearli.

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MIGLIORARE L’ISOLAMENTO

Se prima abbiamo detto che aumentando la temperatura otteniamo un beneficio, ne deriva che migliorando l’isolamento riusciremo ad avere una buona base di partenza per risolvere il problema.

Consideriamo le superfici finestrate, l’elemento costruttivo che disperde maggior calore, a causa della bassa temperatura superficiale è molto frequente la formazione di condensa in esse.

Una possibile soluzione sarebbe, quindi, quella di aumentare la temperatura superficiale. Come?

In commercio possiamo trovare una vasta offerta di serramenti ad alta efficienza per il risparmio energetico, composti da doppio o triplo vetro in modo da ridurre lo scambio di calore con l’esterno.

DOCCE PIÙ VELOCI

Fin qui abbiamo elencato vari rimedi e soluzioni al problema, ma perché non proviamo ad eliminare il problema alla radice?

La riduzione del tempo e della quantità d’acqua emessa durante una doccia porta una serie di benefici in termini economici  e anche di salute dell’abitazione.

In commercio troviamo degli innovativi dispositivi che ci permettono di tenere sotto controllo in tempo reale il consumo di acqua e di avvertirci quando superiamo un certo limite. Questi sono sicuramente strumenti utili per aiutarci a prendere una sana abitudine per ottenere una serie di benefici, a partire dalla riduzione del peso della bolletta.

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6 thoughts on “8 soluzioni contro la condensa in bagno

  • Per prevenire la formazione di umidita, specialmente in alcuni luoghi della casa come il bagno e la cucina, e necessario evitare il ristagno di condensa e favorire una perfetta ventilazione degli ambienti.

    • Certamente, come abbiamo detto nell’articolo è importante mitigare l’ambiente aprendo porte e finestre, quando possibile, oppure ricorrendo ad apparecchi elettrici quali ventilatori o deumidificatori.

  • salve, complimenti per l’articolo.
    una curiosità: accendere una stufetta per qualche minuto prima di iniziare la doccia e continuare a utilizzarla durante, può realmente diminuire la formazione della condensa?
    questa soluzione è piu o meno utile dell’aprire la finestra a fine doccia?

    • Salve, certamente accendendo la stufetta durante la doccia aumentiamo la temperatura dell’ambiente, di conseguenza, come scritto nell’articolo, la quantità di vapore acqueo nell’aria prima della saturazione sarà maggiore.
      Aerare a fine doccia è sempre buona norma per mitigare l’ambiente e ristabilire un livello ideale di umidità relativa.
      Altra cosa da tener d’occhio è la temperatura dell’acqua, ovviamente a temperature più alte corrisponde maggior vapore e condensa.

  • Buon di ,articolo interessante !!esiste un prodotto chiamato Anticondensa,utilizzato molto denso(quasi pronto all’uso)è posato in almeno 2 mani aumenta di 1 grado la temperatura delle pareti riducendo la possibilità al muro di condensare.Creato per la stessa finitura di pareti e soffitti .Costicchia 100€ per 14lt x 70 mq x una mano,ma il risultato è nettamente superiore .Ovviamente se ci sono muffe vanno trattate almeno 2 volte a distanza di 12 ore una dall’altra con apposito battericida prima di applicare l’anticondensa.Se ci sono zone in cui le vecchie pitture si scrostano,vanno asportate dopo una prima mano di battericida per evitare che le spole di muffa attiva vadano nell’aria e inquinino altre zone.Dopo di che sarà necessario ripetere il trattamento battericida altro due volte dall’asportazione del materiale che si è staccato da pareti e soffitti(il più delle volte vicino agli angoli su pareti esterne ,dove lo sbalzo termico è più importante!

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